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venerdì 25 aprile 2014

Come sviluppare un gioco android guida

Sviluppare un gioco per Android – Lezione 1: Introduzione

 Donato Braico Guide 10 gennaio 20144Sviluppare un gioco per Android è un progetto molto ambizioso che molti sognano di realizzare. Ma come si crea veramente un videogioco? Da dove si inizia? In questa guida ci concentreremo, naturalmente, sullo sviluppo di videogiochi per Android. Sono necessari alcuni prerequisiti che daremo per scontati, come le basi della programmazione Java, la conoscenza dell’IDE Eclipse e, di certo, la programmazione Android non deve essere qualcosa di completamente nuovo. In caso contrario, prima di iniziare la lettura di questa guida, vi consigliamo vivamente di leggere tutta la nostra guida a riguardo, partendo dal principio.

L’idea

Passiamo subito all’opera. Come iniziamo la creazione del nostro videogioco? È la parte più difficile, ci vuole un’idea. Senza di essa, è meglio lasciar perdere fin dall’inizio, ma come consolidare quest’ultima? Nei casi più complessi, dove dietro lo sviluppo di un videogioco vi è un team di professionisti, inizieremo a parlare di trama, sceneggiatura e molto altro ancora, ma nel nostro caso basta un’idea facilmente realizzabile composta da pochi, semplici e validi elementi:Scopo: qual è il fine del videogame che abbiamo intenzione di sviluppare?Eventuale personaggio principale: sicuramente riguarda una questione di rilevante importanza per il nostro gioco; abbiamo intenzione di sviluppare un un rompicapo, un gioco casual o uno d’azione? A seconda del genere scelto, ci sarà o meno un personaggio principale;Comandi: movimenti, azione, pausa, etc. sono tutti possibili comandi individuabili ancor prima di iniziare lo sviluppo per decidere dove verranno visualizzati sul display;Logica di gioco: descrivere quest’ultima è il passo più importante per formare la nostra idea, ma vedremo a fondo articolo, con un esempio concreto, di cosa si tratta.Prima di iniziare, non sarebbe male considerare le caratteristiche degli smartphone sui quali il gioco dovrà girare. Alcuni aspetti di questi ultimi, come la risoluzione del display, potrebbero incidere su tanti aspetti durante la creazione del nostro videogioco. Passo finale: il nome. Cercate un nome adatto per il vostro lavoro, controllate che sia originale e non utilizzato, poi potete procedere.

Il design

Prendiamo d’esempio il mock-up qui sopra. I due tasti grigi sul display servono per i nostri comandi: quello a sinistra per far muovere il personaggio, quello di destra per controllare l’arma, che ci servirà a tenere lontani i nemici che appariranno sui lati dello schermo. Due oggetti principali: il vostro personaggio e i robot nemici. Per controllare il nostro pg, avremo bisogno dell’input dell’utente e quest’ultimo altro non sarà che il touch screen stesso.Tipicamente, l’architettura di un videogame è composta dai seguenti elementi (non strettamente sequenziali):Processo di input;Aggiornamento dello stato di ogni oggetto, il ché significa calcolare nuove posizioni per ognuno di questi, effettuare controlli sulla logica di gioco, sulle collisioni e molto altro ancora;Produzione dei suoni;Aggiornamento degli elementi sul display;Se il gioco non è concluso si ripete tutto dal primo passo.Per rendere più definite queste fasi di gioco, è necessario avere la logica di gioco (menzionata prima) ben chiara. Di seguito faremo l’esempio concreto prima accennato per rendere meglio l’idea.Il nostro personaggio è nel mezzo. Ogni decimo di secondo i nemici si muovono verso di esso e controlliamo se sia stato toccato il display, per muovere il personaggio o per far fuoco. Se il colpo è stato sparato, controlliamo se è avvenuta una collisione (distruggendo proiettile e nemici), in caso contrario ricalcoliamo le posizioni degli oggetti in base alla loro velocità (ogni decimo di secondo ogni nemico si muove di un certo numero di pixel, così come il proiettile, naturalmente più veloce). Se uno dei robot raggiunge il nostro personaggio, il gioco termina.Naturalmente, si tratta di una logica di gioco molto semplice, ma ora avete tutte le basi per iniziare lo sviluppo del vostro progetto. A questo punto, è possibile passare ad un altro passo essenziale prima di iniziare il lavoro vero e proprio: la configurazione dell’ambiente di sviluppo.

Installazione SDK e configurazione di Eclipse

Per tutto ciò che concerne il download dell’SDK Android e relativa installazione, non ci dilungheremo molto in questo paragrafo, poiché potete trovare tutte le relative informazioni nel link presente ad inizio articolo. Sempre nel medesimo articolo imparerete a creare il primo progetto Android, cosa che faremo anche noi nella successiva lezione per iniziare lo sviluppo del nostro gioco. Inoltre, prima della creazione del progetto, dovete avere ben chiaro cosa sia l’ADT e come installarlo su Eclipse.Giunti a questo punto potremo sviluppare applicazioni Android testandole con l’aiuto dell’AVD (Android Virtual Device). Per essere precisi, ci sono due metodologie principali che possiamo seguire per l’esecuzione delle applicazioni, tramite AVD e ADB. Potete capire come funzionano entrambe qui, anche se noi useremo la prima.Come scritto già ad inizio articolo, è fortemente consigliato conoscere le basi della programmazione Java (nella seconda guida inizieremo a vedere le prime righe di codice), quindi se non possedete tutti i requisiti potrà esservi molto d’aiuto spulciare qualche manuale Java prima di iniziare. A questo punto non resta che darci appuntamento alla prossima lezione e, nel frattempo, se avete intenzione di seguire questa guida e non siete pronti potete iniziare già il vostro studio partendo dalle basi della programmazione Android. Alla prossima

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